Ginnastica Addominale Ipopressiva
Benefici ed esercizi della ginnastica ipopressiva
Se hai sentito parlare di ginnastica ipopressiva ma non sai esattamente di cosa si tratta, sei nel posto giusto! La ginnastica Addominale Ipopressiva è un insieme ordinato di esercizi posturali ritmici, ripetitivi e sequenziali che permetto l'integrazione e la memorizzazione di messaggi propriocettivi sensitivi o sensoriali associati ad una situazione posturale particolare (Caufriez,2010). Le tecniche ipopressive furono ideate da Marcel Caufriez, specialista in Chinesiterapia e Rieducazione all'università Libera di Bruxelles, con l'obiettivo iniziale di trovare una tecnica di rinforzo muscolare che portasse benefici alla fascia addominale senza però influenzare negativamente l'efficienza del pavimento pelvico.
Ma a cosa serve esattamente la ginnastica ipopressiva?
Gli esercizi ipopressivi nascono come alternativa ai metodi tradizionali per tonificare muscolatura della fascia lombopelvica senza generare pressione sulle strutture e sugli organi interni. Queste tecniche vengono denominate ipopressive in quanto provocano un abbassamento immediato della pressione intraddominale e intra-toracica, dovuto al rilassamento tonico del diaframma che porta ad un'attivazione riflessa della muscolatura del pavimento pelvico e della fascia addominale. La ginnastica ipopressiva è una forma di esercizio fisico che si concentra sull'esecuzione di determinati movimenti e posizioni per creare una pressione negativa all'interno dell'addome. Questo tipo di allenamento è particolarmente utile per rafforzare il pavimento pelvico e migliorare la postura. La Ginnastica Ipopressiva è particolarmente indicata per le donne che hanno problemi di incontinenza urinaria, ma può essere utile anche per chi soffre di dolori lombari o per chi desidera tonificare la zona addominale. Inoltre, la Ginnastica Ipopressiva può aiutare a migliorare la circolazione sanguigna e a ridurre il gonfiore addominale, migliorando così anche la digestione.
Quali sono i Benefici della Ginnastica Ipopressiva
I benefici della Ginnastica Ipopressiva sono numerosi: oltre a rafforzare il pavimento pelvico e migliorare la postura, questo tipo di allenamento può aiutare a ridurre il girovita, a tonificare i muscoli addominali e a migliorare la flessibilità della colonna vertebrale. Inoltre, praticare regolarmente la ginnastica ipopressiva può aiutare a prevenire e a ridurre i dolori lombari, migliorare la circolazione sanguigna e ridurre il rischio di incontinenza urinaria. Insomma, la ginnastica ipopressiva è un ottimo modo per prendersi cura del proprio corpo e migliorare la propria salute generale. Grazie alla Ginnastica Ipopressiva è possibile ottenere numerosi benefici, tra cui un addome più tonico e piatto, un miglioramento della circolazione sanguigna e una riduzione del rischio di incontinenza urinaria. Inoltre, la Ginnastica Ipopressiva è particolarmente indicata per le donne che hanno appena partorito e desiderano recuperare la forma fisica in modo sicuro ed efficace. Se vuoi scoprire tutti i segreti di questa disciplina e metterti alla prova con esercizi mirati, non ti resta che provare la ginnastica ipopressiva e godere dei suoi straordinari risultati! In sintesi, la Ginnastica Ipopressiva Addominale si dimostra quindi vantaggiosa ed indicata per:
- Incontinenza urinaria e/o fecale;
- Deficit di statica pelvica;
- Blocco diaframmatico inspiratorio;
- Dissinergia addomino pelvica;
- Dolori addominali, transito intestinale lento o stitichezza;
- Recupero post-parto;
- Addome ipotonico e/o diastasi dei retti addominali;
- Premenopausa o menopausa;
- Sport ad alto impatto;
- Postumi di chirurgia ginecologica o addominali con esiti di grosse cicatrici;
- Dopo ogni defecazione;
- Ogni volta che c'è un senso di peso.
Esercizi di Ginnastica Ipopressiva
La Ginnastica Ipopressiva o si concentra sull'esecuzione di esercizi che coinvolgono la contrazione e il rilassamento dei muscoli addominali, senza creare pressione sulla zona pelvica. Gli Esercizi Ipopressivi sono esercizi posturali e respiratori associati ad un ritmo particolare; all'inizio erano solo statici, in seguito, per coinvolgere più muscolatura e guadagnare aumenti di forza e efficacia nei movimenti fisici-sportivi, Caufriez creò degli esercizi dinamici. Si realizzano con un ordine adatto alle esigenze individuali e seguendo una cadenza corretta per mantenere il ritmo respiratorio controllato. Le regole tecniche per la realizzazione degli esercizi ipopressivi sono:
- Autoallungamento: stiramento assiale della colonna per provocare la messa in tensione degli spinali profondi e degli estensori della schiena;
- Retrazione del mento che provoca la trazione della testa verso il tetto;
- Decoaptazione dell'articolazione gleno-omerale grazie ad abduzione delle scapole, lieve retropulsione dell'omero e attivazione dei dentati;
- Sbilanciamento in avanti dell'asse corporeo con conseguente variazione del centro di gravità;
- Apnea respiratoria: fase di espirazione totale dell'aria e apnea mantenuta (tra i 10 e i 25 secondi a seconda del livello del paziente). Nella fase di apnea si aggiungono l'apertura costale simulando una inspirazione costale, senza però riuscire ad inspirare a causa del blocco delle vie aeree superiori e alla chiusura della glottide e la contrazione volontaria dei dentati maggiori e dei muscoli elevatori della gabbia toracica (muscoli delle vie respiratorie superiori, intercostali, scaleni, sternocleiodomastoiedei). Il diaframma durante la fase espiratoria, si rilassa ed è elevato come conseguenza dell'apertura costale e dell'elevazione della gabbia toracica. La reazione tonica del diaframma provoca la diminuzione della pressione toracica e addominale.
Ogni posizione articolare richiesta negli esercizi ipopressivi è ideata per facilitare l'azione ipopressiva e poter esercitarsi al massimo delle possibilità articolari. Gli esercizi vengono eseguiti con un ritmo lento e la respirazione stabilita dal terapista o dalle strumentazioni. Le posizioni vengono ripetute per un massimo di tre volte con una durata minima di della sessione compresa tra i venti minuti e l'ora, a seconda dell'obiettivo da raggiungere.