Massaggi

Quali sono le controindicazioni

Quando si sente la necessità di trovare un momento da dedicare a se stessi, la gamma di scelte in tal senso si presenta piuttosto ampia. Tra rimedi naturali e tecniche rilassanti dai benefici trasversali, si ha a che fare con una dimensione fatta apposta per tenersi in forma e riequilibrare quelle funzioni che cominciano a presentare dei preoccupanti deficit. I massaggi sono, da questo punto di vista, le alternative più comuni per enfatizzare un concetto di benessere senza compromessi. Legati ad una pratica terapeutica antichissima, i massaggi hanno, originariamente, come obiettivo, quello di aumentare la propria consapevolezza di ogni parte del corpo e raggiungere un equilibrio superiore. Quando questo equilibrio interno viene raggiunto, le persone cominciano a sentirsi in sintonia anche con gli altri e con l’esterno e in certi casi si genera una vera e propria autoguarigione.

Al fine di delineare un quadro chiaro ed approfondito sulle tipologie di massaggi attualmente in uso – enfatizzando benefici e controindicazioni – occorre sviscerare alcuni dettagli sostanziali che permetteranno di individuare la soluzione migliore per una certa tipologia di problematica. D’altronde, tutelare il proprio organismo è un processo essenziale per sentirsi a proprio agio e condividere momenti lieti con gli amici o con i propri parenti.

Massaggi, le tipologie principali

Un elenco sui massaggi più diffusi non può che cominciare dal massaggio terapeutico. Questo massaggio ha come finalità quella di ristabilire la totale o parziale funzionalità degli organi malati mediante movimenti massoterapici. Questa categoria comprende sia il classico massaggio terapeutico, il massaggio bodywork TIB, il massaggio linfodrenante, il massaggio decontratturante, il tanto rinomato massaggio ayurvedico e altre tecniche di massaggio sia occidentali che orientali.

Il massaggio igienico, invece, lo scopo di questo tipo di massaggio è quello di preservare una buona condizione di salute e curare eventuali disturbi o patologie. Lavora sulle strutture muscolo-tendinee del corpo, sulla circolazione sanguigna (aiutando a favorire gli scambi metabolici e il ritorno venoso e linfatico), e anche sul sistema nervoso. Di conseguenza, ha un effetto positivo sulla psiche, poiché il rilassamento abbassa il ritmo cerebrale e riequilibra l’attività degli emisferi destro e sinistro. Questa categoria comprende pertanto i massaggi antistress, il massaggio californiano, il massaggio relax e rilassante, il massaggio sulla schiena e molto altro ancora.

Per quanto riguarda, poi, il massaggio sportivo, si entra in contatto con una tecnica ideale per chi pratica sport a livello agonistico e può soffrire di lesioni ai muscoli, tendini e articolazioni. I massaggi sportivi possono essere fatti pre-gara, cioè prima di cominciare l'attività sportiva, per raggiungere effetti elasticizzanti e vascolarizzanti, e post-gara. In quest'ultimo caso, l’obiettivo è velocizzare il recupero fisico dopo gli sforzi muscolari, e si cercano azioni drenanti, defaticanti e miorilassanti (cioè di decontrazione muscolare). Esiste anche il massaggio infra-gara che utilizza le manovre del massaggio pre e post-gara in funzione delle caratteristiche fisiologiche dell’atleta e di ogni sport.

L’aspetto funzionale dei massaggi

Attraverso il tatto, i massaggi riescono a potenziare la relazione tra la pelle e il sistema nervoso. In aggiunta a ciò, servono a riattivare la circolazione e le attività fisiologiche del corpo, per ristabilire la regolazione termica e per riequilibrare i processi metabolici organici. Oltre agli aspetti materiali (come la riabilitazione e il rinvigorimento della muscolatura), queste pratiche permettono persino di allontanare i pensieri negativi affinché si possa affrontare la vita di tutti i giorni con una nuova serenità di fondo. Non a caso, sono caldamente consigliati per stress, insonnia, ansia.

Quali sono le controindicazioni dei massaggi?

Dopo aver passato in rassegna aspetti, varianti e punti di forza dei massaggi, è opportuno fare il punto della situazione anche sulle potenziali controindicazioni. Per condurre un massaggio in sicurezza, è necessario tenere conto delle accortezze che bisogna mettere in atto in alcune situazioni, così da poter effettuare delle manovre in modo efficace e non dannoso.

Quando, per esempio, sono presenti delle rotture dei tessuti causate da processi traumatici recenti, non è possibile effettuare un massaggio. È necessario attendere che i tessuti e le lesioni si riparino, altrimenti si avvia il rischio di aumentare i processi infiammatori ed espandere la gravità delle lesioni. Questa controindicazione vale soprattutto in caso di ecchimosi, sanguinamento recente e ferite non rimarginate, contusioni, edemi. Lavorando molto al livello di muscolatura, ovviamente vanno evitati i massaggi nei casi di rottura o lacerazione dei muscoli, guaine, tendini e legamenti sottostanti. Anche in caso di intervento chirurgico recente, devono passare diversi mesi prima di intraprendere una seduta di massaggio.

Tra le condizioni in cui scattano le controindicazioni al massaggio, ci sono persino gli stati di infiammazione acuti. Questa rappresenta un meccanismo di difesa del corpo, detto anche flogosi, che protegge l’organismo dall’azione di agenti nocivi (chimici, fisici, biologici) scatenati da traumi, infezioni o allergie. L’infiammazione tende ad eliminare le cause del danno ai tessuti o alle cellule, e avvia un processo di riparazione che segue diverse fasi - aumento della temperatura, arrossamento, dolore alla parte lesa che può essere funzionalmente limitata e via discorrendo. Il massaggio va evitato, in quanto determina l’aumento della circolazione sanguigna e accentua i sintomi infiammatori, soprattutto quando è presente una infiammazione dei linfonodi.

In alcuni casi, sono presenti negli arti inferiori degli edemi che manifestano l’incapacità del cuore di inviare il giusto quantitativo di sangue agli arti. Il ristagno dei liquidi nella circolazione venosa provoca anche la loro fuoriuscita dal torrente vascolare, e gli edemi stessi. La controindicazione al massaggio in tal caso è forte, visto che le manovre su un paziente cardiopatico andrebbero a provocare un aumento del carico venoso e mettere in difficoltà il cuore. Il massaggio è considerato imprudente anche sia presente il rischio di embolia polmonare o di altri tessuti del corpo, e malattie cardiache che producono tachicardia e ipertensione.

Infine, durante i primi tre mesi di gravidanza, è bene valutare insieme al paziente e al medico ginecologo se il massaggio sia applicabile. Qualora non ci siano determinate controindicazioni va effettuato in posizione laterale e predisponendo delle tecniche dolci per evitare zone rischiose come pancia, petto e vertebre lombari. In questo modo, non sorgeranno eventuali complicazioni in grado di danneggiare un percorso la cui conclusione culminerà con un lieto evento dall’infinita bellezza.